GUIDO OLDANI, LA FARAONA RIPIENA – MURSIA, MILANO 2013
Dieci interventi di altrettanti specialisti (filosofi, letterati, scienziati) commentano in questo saggio del 2013, La faraona ripiena, un altro testo del poeta Guido Oldani, pubblicato con successo nel 2010: Il realismo terminale, “agile ma assai sostanzioso libretto… insieme saggio, pamphlet e manifesto letterario”. Oldani in quel polemico e allarmato scritto constatava, sulle orme delle preoccupanti profezie di Jean Baudrillard, la drammatica e minacciosa proliferazione degli oggetti, dei prodotti, delle cose, e la crescente bulimia che ne deriva nei soggetti acquirenti (in tutti noi!), inducendo falsi bisogni e falsi miti, vere dipendenze e vere distorsioni mentali. Nella “pandemia abitativa” che caratterizza la contemporaneità, con migrazioni di popoli interi verso ormai invivibili metropoli, l’oggetto è divenuto il miraggio da conquistare, lo status symbol che gratifica e consola, producendo insieme ricchezza e miseria, rifiuti e lavoro, sovraffollamento e desertificazione. Deforma l’arte e le coscienze, convince a comportamenti imitativi, provoca complessi di inferiorità o esalta indifendibili egocentrismi. Gli studiosi che nelle pagine de La faraona ripiena confrontano le loro riflessioni sull’argomento, propongono diverse interpretazioni filosofiche del nostro rapporto con le cose.
Se i quattro saggi finali (Salibra, Sorrentino, Carboni, Rimi) indagano acutamente la poesia di Oldani in relazione alla sua originale e persuasiva teoria del “realismo terminale”, gli altri si interrogano più approfonditamente proprio sulla mutazione culturale (o genetica?) intervenuta negli esseri umani riguardo al possesso degli oggetti, divenuti non più strumento ma quasi esclusivamente fine, e offerta di modelli di sviluppo cannibalistici e distruttivi. Quindi oggetto come “entità di transito da produttore al consumatore” (Manca); “veicolo di messaggio… dal valore segnaletico” (Piscitello); rassicurante-ottuso-inanimato-mai abbastanza inquietante invito al consumo nel bell’intervento di Carola Barbero; simbolo di una pericolosa trasformazione socio-culturale nei coltissimi e acuti saggi di Carrera e Langella. Stiamo diventando una “faraona ripiena”, e terminale?
© Riproduzione riservata SoloLibri.net 18 luglio 2021