INTERVISTA ALLE REDATTRICI DELLA CASA EDITRICE LE PLURALI
Come e quando sono nate “Le Plurali”, con quali finalità e prospettive? Perché avete deciso di chiamarvi così?
Il progetto de Le plurali è nato ufficialmente a Marzo 2021 ma noi quattro ci conoscevamo già da un anno e mezzo, perché scrivevamo su uno stesso blog. Entusiaste di intraprendere un percorso nostro ci siamo guardate negli occhi di uno schermo (anche prima della pandemia eravamo infatti abituate al digitale vivendo sparse nel continente) e abbiamo pensato… perché non fondare una casa editrice nostra, femminista e indipendente? L’obiettivo era ed è grande: vogliamo pubblicare libri di autrici che alimentino il dibattito femminista, con un’ottica inclusiva e intersezionale. Vogliamo che sia un progetto che diventi sempre più grande e per fare ciò abbiamo deciso di investire le nostre competenze per tre anni durante i quali ci bilanceremo tra primi, secondi e terzi lavori. Vogliamo cercare di rendere la nostra passione un vero e proprio lavoro di cui vivere, anche in un momento in cui si parla molto di crisi del settore editoriale. Eravamo convinte del nostro progetto e ci siamo prese tempo per crearlo dalla a alla zeta, studiando, informandoci e capendo come riuscire a distinguerci per qualità del contenuto e bellezza dell’oggetto. Perché ci chiamiamo plurali? Beh, perché l’unicità di ogni storia risalta ancora di più nella pluralità delle voci delle altre donne che stanno attorno ad ognuna di noi. Ci riconosciamo del tutto nel motto “uniche ma plurali” e abbiamo anche un simbolo che vedete stampato nelle copertine dei libri: la macchia. La macchia è qualcosa che nasce magari per caso, ma che si fa notare, è quel tanto di inchiostro che dilaga sulla pagina e basta a generare parole nuove; la macchia coinvolge altre macchie per creare storie e sconvolgere i fogli su cui si è posata.
Quante persone lavorano nella vostra casa editrice, con quali compiti e ruoli, e dopo aver seguito quale percorso formativo?
Attualmente siamo in quattro: Beatrice (traduttrice ed editor letteratura straniera), Clara (editor sezione italiana, ricezione manoscritti), Hanna (grafica e impaginazione) e Valentina (ufficio stampa e comunicazione). Abbiamo compiti e ruoli diversi ma condividiamo ogni decisione, e ognuna sta infatti imparando poco per volta a sostituire l’altra quando c’è bisogno. Prima di essere colleghe siamo amiche, e questo è un elemento di coesione che ci rende il lavoro più piacevole, facile e veloce da affrontare: ci sentiamo unite e sappiamo che ognuna vuole il bene dell’altra e del progetto. E pensa te che c’è chi ancora è convinto che le donne non riescano a lavorare insieme… pazzesco! Abbiamo un background umanistico, grafico e linguistico: Bea è traduttrice professionista, Clara una ricercatrice di letteratura femminile rinascimentale, Hanna una super grafica con tanti anni di esperienza nel settore e Valentina è esperta di marketing e cinematografia. Le nostre competenze si intrecciano e hanno dato forma alle collane della nostra casa editrice: le sagge (saggistica italiana e straniera), le bussole (agili guide femministe su temi specifici), le cantastorie (narrativa contemporanea italiana e straniera) e le radici (libri di grandi autrici del passato non più ristampati o ancora inediti in Italia). La formazione è fondamentale e ognuna segue dei corsi specifici per ampliare le proprie conoscenze e metterle al servizio della casa editrice: dal digital marketing, all’organizzazione di un magazzino, all’editing.
Quanti titoli pubblicate ogni anno, quali volumi hanno avuto più successo di vendita e di critica, quali saranno le vostre prossime uscite? Credete che l’e-book possa rappresentare un’alternativa vincente rispetto al libro cartaceo?
Per ora abbiamo due titoli usciti, Girls will be girls e Lady Cinema per le collane delle Sagge e Bussole rispettivamente. Quest’anno usciranno altri due libri: Muoviamo le montagne, per la collana Radici, e Come volano le api di un’autrice emergente, per Cantastorie, e che speriamo faccia tanta strada! Girls will be girls ha avuto un bel successo, è stata tra le letture consigliate da Internazionale, menzionata ne la Repubblica e siamo già alla seconda ristampa… probabilmente dovremo procedere alla terza in poco tempo! Lady Cinema, con prefazione di Marina Pierri, pure è piaciuta moltissimo e abbiamo organizzato varie presentazioni del libro: a settembre saremo a Firenze e poi a Roma per Feminism 4, la fiera dell’editoria delle donne, e ci stiamo organizzando anche per un incontro a Milano durante Bookcity, insieme a Marina Pierri. Muoviamo le montagne promette molto bene, ci sono già molti preordini e lo porteremo al festival di Firenze Eredità delle donne del prossimo 22 ottobre. Per il 2022 abbiamo in mano tre bei romanzi inediti di autrici emergenti e non, una guida al sesso femminista, un libro che ci porterà nel mondo di una ragazza diversamente abile, canadese, e per la collana delle Radici vorremo proporre una maestra dell’horror italiana purtroppo dimenticata dalla critica. Vorremmo pubblicare almeno 8 libri il prossimo anno e abbiamo tanta carne al fuoco! Tutti i nostri libri escono sia in formato cartaceo sia in formato ebook: vogliamo andare incontro alle esigenze e le preferenze di tutt* per poter agevolare la circolazione delle idee che proponiamo. Non pensiamo che l’ebook sia un’alternativa “vincente” ma solamente un’alternativa pratica e necessaria per chi, per vari motivi, non vuole comprare cartaceo e si trova meglio ad avere le sue letture in un comodo dispositivo digitale per il quale abbiamo anche creato le portali: dei porta dispositivi in stoffa riciclata unici e plurali!
Che importanza ritenete abbiano i festival letterari, le letture pubbliche, gli incontri con gli autori nell’incoraggiare la sensibilità femminista, nel far crescere una coscienza civile responsabile e democratica, nel favorire l’interesse per l’“oggetto libro”?
I festival, gli incontri e le letture pubbliche sono fondamentali: cerchiamo di bilanciare la presenza online, pressoché costante, e incontri in presenza con le autrici e le prefatrici dei libri che pubblichiamo. Valentina, ad esempio, avrà un bel po’ di impegni nel presentare Lady Cinema e già si parla di incontri mensili e di un cineforum nel quale la nostra Vale metterà in pratica ciò che propone nella sua bussola sul cinema femminista. Metterci la faccia, discutere, fare gruppo ci unisce e alimenta la pluralità che ricerchiamo per un femminismo inclusivo, pluricromatico, con le ovaie o senza! Portare fisicamente l’attenzione al libro, anche come oggetto, che curiamo nei minimi dettagli, punta l’accento sulla bellezza della carta stampata, qualcosa che rimane per sempre e non si perde nell’onda informatica.
Come pensate di poter raggiungere un pubblico più vasto, in futuro, dato che la lettura è sempre più minacciata da altri e più aggressivi mezzi di comunicazione?
Con la scelta di contenuti intelligenti, accattivanti e con libri che, oltre ad una bella copertina, portino anche dei temi sostanziosi, impegnativi ma in modo ironico e leggero. Nel mare magnum vogliamo distinguerci stimolando la curiosità, proponendo autrici talentuose e anche testi e saggi accademici. Tutto ciò ci riporta all’importanza di ascoltare chi ha qualcosa da dire, anche se diverso dal nostro modo di pensare.
(Per la redazione ha risposto Clara Stella) info@lepluralieditrice.net
«Gli Stati Generali», 10 settembre 2021