JOSEPH
Otto anni Benedictus
poi gravatus senectute
sofferente di salute
a basite eminenze
in concistoro
flebilmente scandisce
inaudita insospettata
decisionem
dopo fervida preghiera
tormentata riflessione
ribadisce
pervenuto
ad certam cognitionem
supplicando comprensione
declaro renuntiare
io semplice operaio
nella vigna del Signore
coscientia coram Deo
explorata
risolto ad abdicare
se si trova zizzania
più che grano
nel campo della Chiesa
Benedictus iam Joseph
preferisce migrare
spogliato di mitrie
pivali fanoni
sontuose liturgie
si allontana silenzioso
il più antiquus
vegliardo
della storia vaticana
invocando
la schiera dei santi
i saggi timonieri
della barca di Pietro
testimoni
di una croce sostenuta
restaurando
nel solco traditionis
ha scelto
il vicino più spoglio
monastero
dove un gatto
lo attende
e Mozart lo consola
pontifex non summus
ma emerito soltanto
altero curvo bianco
patiendo
et orando
lui teutone severo
così stanco
del mondo.
© Riproduzione riservata «La Poesia e lo Spirito», 31 dicembre 2022