Piccoli editori crescono: intervista allo staff di Elliot Edizioni
INTERVISTA ALLO STAFF DI ELLIOT EDIZIONI

 

Nata come piccola casa editrice di progetto dalla rivista Elliot narrazioni e attiva da quasi un decennio, Elliot Edizioni – attualmente parte del gruppo Lit Edizioni – è oggi una realtà quanto mai effervescente della piccola e media editoria italiana, con un catalogo che si arricchisce ogni anno di circa 45 nuovi titoli e una curiosità rivolta non solo al mondo letterario ma anche al panorama artistico italiano e internazionale. Elliot Edizioni distribuisce equamente il suo impegno tra narrativa, saggistica e poesia, con frequenti incursioni nell’universo delle arti visive: oltre alla letteratura, con romanzi tra l’horror e il comico, infatti, numerose sono le graphic novel che portano il suo marchio, con titoli che vanno dal fumetto d’autore a quello ultrapop. Con un progetto editoriale temerario quanto basta per riscoprire grandi voci dimenticate del passato, Elliot Edizioni ha dimostrato tutta l’acutezza del suo fiuto con titoli come il “Metodo antistronzi”, una pubblicazione che, al di là del successo di vendite, rivela chiaramente l’intento divulgativo e il bisogno, mai scontato, di aderire e riflettere sulla realtà contemporanea e sulle sue inquietudini.
Conosciamo meglio il suo staff con questa intervista.

  • Quando e dove è nata la vostra casa editrice, e con quali motivazioni e finalità?

La Elliot è nata a Roma nel 2007, sulle orme dell’omonima rivista. L’idea era di riunire persone con esperienza editoriale in altre case editrici e provare a creare un nuovo progetto di ricerca di talenti del presente e di grandi voci dimenticate.

  • Quante persone collaborano al vostro progetto?

In Elliot lavorano otto persone con vari ruoli (Giulia Caminito, junior editor; Anna Voltaggio, ufficio stampa; Marzia Grillo e Gaia Rispoli, redazione; Irene Pepiciello, ufficio diritti; Chiara De Silvestri, produzione; Francesca Recchia, segreteria editoriale).
La direzione editoriale è affidata a Loretta Santini.
Poi ci sono due curatori di collana (Antonio Debenedetti e Giorgio Manacorda) e collaboratori vari (amici, simpatizzanti, traduttori…), che ci danno suggerimenti, idee, strade da percorrere.

  • Quante collane avete in catalogo? Pubblicate anche e-book?

Abbiamo sette collane di novità in cui rientrano la narrativa contemporanea (Scatti), i classici ritrovati (Raggi), la narrativa italiana del passato (Novecento), la saggistica (Antidoti), la poesia (Poesia, diretta da Giorgio Manacorda), i testi brevi (Lampi), la saggistica d’autore (Maestri, diretta da Antonio Debenedetti) e una collana di economica (Manubri). Per la quasi tutti i nostri libri abbiamo anche il formato eBook.

  • Qual è stato il vostro libro che ha riscosso più successo, di pubblico e di critica?

Quello che ha conciliato di più venduto e critica è “Ragazze di campagna” di Edna O’Brien, tra gli italiani però si sta facendo strada “La teologia del cinghiale” di Gesuino Némus che ha fatto incetta di premi (tra cui il Campiello Opera prima) e sta avendo grande successo tra i lettori.

  • Che tipo di difficoltà incontrate nel diffondere la vostra attività, e cosa vi augurate per il vostro futuro di editori?

La difficoltà maggiore è dovuta alla lenta ma progressiva riduzione dei lettori forti, appartenenti a una fascia sociale (giovani, piccola e media borghesia) in grave crisi dal punto di vista economico. Ci auguriamo che l’Italia possa riacquistare maggiore fiducia e serenità nel futuro, condizione essenziale perché le persone possano tornare a spendere anche in cultura, e non solo in libri.

 

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25 settembre 2016