HO DETTO ALLA MIA ANIMA
Ho detto alla mia anima di stare ferma e di aspettare
senza sperare. Perché sperare sarebbe
sperare la cosa sbagliata; di stare
ad aspettare senza amore.
Perché l’amore sarebbe amore per la cosa sbagliata;
ma resta ancora la fede.
Ma fede e amore e speranza sono tutte nell’attesa.
Aspetta senza pensare perché non sei pronto per pensare.
E allora l’oscurità sarà luce, e l’immobilità danza.
***
O quam te memorem virgo…
Fèrmati sul gradino più alto della scala –
Chìnati su un vaso del giardino –
Tessi, tessi i raggi del sole nei capelli –
Stringiti i fiori al petto con dolorosa sorpresa –
Gettali a terra e vòltati
Negli occhi il risentimento fuggitivo:
Ma tessi, tessi i raggi del sole nei capelli.
Così avrei voluto che lui si partisse,
Così avrei voluto che lei addolorata si fermasse,
Così sarebbe partito
Come l’anima parte dal corpo lacero e ferito,
Come la mente abbandona il corpo che ha usato.
Dovrei trovare
Un modo leggero e abile come nessun altro,
Un modo che entrambi dovremmo comprendere,
Semplice e privo di fede come un sorriso e una stretta di mano.
Lei si voltò, ma con il tempo autunnale
Spinse la mia immaginazione per molti giorni,
Molti giorni e molte ore:
I suoi capelli sulle sue braccia e le sue braccia piene di fiori.
E mi chiedo come sarebbero potuti essere insieme!
Avrei dovuto perdere una posa e un gesto.
Talvolta questi pensieri ancora meravigliano
Mezzanotti tormentate e la quiete del meriggio.
Thomas Stearns Eliot (1888-1965)