MAURICE BELLET, INCIPIT O DELL’INIZIO – SERVITIUM, 2001
Attraverso una scrittura semplice e accattivante, il sacerdote e psicanalista francese Maurice Bellet offre al lettore queste sue riflessioni sulla miopia spirituale della contemporaneità, sulla solitudine e incomunicabilità che contraddistinguono l’esistenza nelle nostre città alienanti, sulla carenza di risposte credibili alla angosciate richieste di senso da parte di chi è in ricerca di se stesso e di un ruolo sociale. Undici capitoletti scritti all’insegna della speranza, di un cauto ottimismo nel futuro, dell’apertura a una vita vissuta nella fede e nella solidarietà. “Cosa resta quando non resta niente? Questo: di essere umani verso gli umani, che fra di noi dimori il ‘fra noi’ che ci rende uomini”. Bisogna che torniamo tutti ad affidarci, secondo Bellet, al banale e all’ordinario della vita, a ciò che avevamo trascurato, presi da mille distrazioni e paure: a monte di ogni morale o politica, c’è l’attenzione verso ciò che è fuori di noi. Prima ancora di pensare il divino, “noi siamo questa primitiva tenerezza gli uni per gli altri… questa sobria tenerezza senza misura”. La parola d’ordine allora suona inusuale sulla bocca di un uomo di chiesa: “Disfare gli appoggi!”, “Nessuna barriera, nessuna frontiera”. Incontrare l’altro nel singolare, non nell’astrazione; nella sua fisicità e concretezza: “in tutto ciò che abita l’uomo, ivi compreso l’oscuro e il basso, ripreso, trasfigurato, trasmutato”. Un inno alla gioia e alla pienezza, al risveglio, alla premura e alla partecipazione, pronunciato con gaiezza quasi francescana, in una nuova aurora capace di superare ogni malinconia e crudeltà. Bellet è consapevole di quanto ci divida sempre dal prossimo: invidia, concorrenzialità, rancore. Ma invita ad abbandonare il rigore del Tempio, l’asprezza della condanna, la speculazione ascetica. Saremo giudicati non per ciò che siamo, ma per ciò che desideriamo di essere. Più nell’orizzontalità del rapporto umano che nella verticalità del rapporto con Dio.
IBS, 24 febbraio 2014