Intervista a Tau Editrice: programma culturale e prossime uscite
Tau Editrice, nata alla fine degli anni Novanta, si fonda sull’obiettivo di promuovere la crescita spirituale e la formazione cristiana dei suoi lettori, ispirandosi ai valori cattolici e spirituali di san Francesco, san Benedetto e del beato Jacopone da Todi. In questa intervista, la casa editrice ci apre le sue porte, parlandoci della sua redazione, dei rapporti commerciali, del proprio programma culturale e delle prossime uscite, fino a trattare l’annosa e fondamentale questione del rapporto fra cartaceo e digitale.
La nostra collaboratrice Alida Airaghi ha intervistato la casa editrice TAU; per la redazione risponde Michela Serangeli. La casa editrice ci apre le sue porte, parlandoci dei rapporti commerciali, del proprio programma culturale e delle prossime uscite, fino a trattare l’annosa e fondamentale questione del rapporto fra cartaceo e digitale.
- Quando è nata la vostra casa editrice, con quali programmi e finalità? Come avete scelto nome e simbolo di TAU?
Tau Editrice è nata alla fine degli anni ’90 grazie all’iniziativa di un piccolo gruppo di persone accomunate da un percorso di fede condiviso. Il progetto iniziale era la pubblicazione di brevi sussidi divulgativi per le parrocchie, soprattutto opuscoli da utilizzare durante le Benedizioni delle Famiglie. Da questa esperienza locale la casa editrice è cresciuta, ampliando le sue attività e collaborando con nuovi autori, fino a diffondere i suoi titoli anche a livello nazionale. Il nome e il simbolo di Tau derivano dalla lettera tau (o taw), ultima dell’alfabeto ebraico, che nella sua forma latina (Ʈ) ricorda la croce di Cristo. San Francesco d’Assisi, infatti, scelse proprio questo segno come firma e sigillo, vedendolo come simbolo di umiltà, salvezza e amore.
Questo profondo legame con il simbolo cristiano riflette la missione della casa editrice, radicata nei valori spirituali dell’Umbria di san Francesco, san Benedetto e il beato Jacopone da Todi.
- Qual è la specificità editoriale che vi caratterizza? L’esplicito riferimento al cattolicesimo che vi definisce limita le vostre scelte programmatiche a un ambito totalmente confessionale?
L’esplicito riferimento al cattolicesimo non rappresenta un limite per Tau Editrice, ma piuttosto definisce una nicchia altamente coinvolta e motivata. La nostra specificità editoriale si fonda sull’obiettivo di promuovere la crescita spirituale e la formazione cristiana dei lettori, sempre ispirati ai valori cattolici. Attraverso le nostre pubblicazioni, miriamo a contribuire alla diffusione del Vangelo e a sostenere la fede, mantenendo un forte legame con la dottrina e il Magistero della Chiesa Cattolica.
Questo impegno ci consente di produrre contenuti originali che rispondono a un pubblico desideroso di approfondire il proprio cammino di fede, senza limitarci esclusivamente all’ambito confessionale ma valorizzando al massimo il nostro orientamento spirituale.
- Quante persone fanno parte della vostra redazione, e su quanti collaboratori esterni potete contare?
Il nostro team editoriale è composto da quattro risorse principali: due persone si occupano della redazione e del coordinamento, una gestisce la comunicazione e un’altra è responsabile della parte commerciale. Inoltre, collaborano con noi internamente tre grafici editoriali che curano la parte visiva delle nostre pubblicazioni. A questo si aggiungono le risorse che si occupano di logistica e amministrazione, garantendo un’efficace gestione operativa.
Per quanto riguarda i collaboratori esterni, contiamo su una rete di autori e altri professionisti che ci supportano nella creazione dei contenuti e nella crescita del nostro progetto editoriale.
- Quali sono le vostre pubblicazioni che hanno ottenuto più riconoscimenti di critica e di pubblico, e secondo voi per quali motivi? E quali sono i prossimi tre titoli che avete in cantiere?
Tra le nostre pubblicazioni che hanno ottenuto maggiore riconoscimento, sia dalla critica che dal pubblico, spiccano quelle di alcuni autori di punta come Luigi Maria Epicoco, Franco Nembrini e Francesco Cristofaro. Questi scrittori sono considerati dei veri e propri punti di riferimento e non solo per l’editoria cattolica. Le loro opere hanno riscosso un grande successo per la capacità di unire profondità spirituale e chiarezza espositiva, rendendo i temi religiosi accessibili a un vasto pubblico.
Oltre a questi autori affermati, siamo orgogliosi di supportare tanti altri scrittori, più e meno emergenti, che stanno portando avanti percorsi significativi in libreria. Crediamo fermamente nella nostra vocazione di far crescere questo tipo di autori e di accompagnarli nel loro percorso editoriale.
Per quanto riguarda i titoli in uscita, abbiamo in programma entro la fine dell’anno tre libri di grande interesse:
- Un libro testimonianza di Claudia Koll, che promette di toccare profondamente il cuore dei lettori attraverso la sua esperienza di fede.
- Un manuale di psicologia spirituale per la gestione della crisi di coppia, un progetto innovativo e curioso: un libro double face, per lei e per lui, scritto da venti influencer cattolici sotto la supervisione di una stimata psicoanalista.
- Il Testa di Catto, un’opera narrativa ironica e dissacrante ma rispettosa, che esplora con umorismo e talento le curiosità della Chiesa cattolica, scritto da un gruppo di giovani autori talentuosi.
Siamo entusiasti di queste prossime uscite e crediamo che possano incontrare l’interesse e l’affetto dei nostri lettori.
- Attraverso quali canali preferenziali riuscite a pubblicizzare i vostri prodotti, e che traguardi vi proponete di raggiungere, a livello di mercato e di incidenza culturale?
Per pubblicizzare i nostri prodotti utilizziamo principalmente i social network e il web, che ci permettono di raggiungere un vasto pubblico in modo immediato e coinvolgente. Inoltre, le ospitate e le interviste con i nostri autori sui principali media di settore rappresentano un canale fondamentale per far conoscere le nostre pubblicazioni. Anche il punto vendita stesso si rivela un ottimo strumento di comunicazione, in quanto permette un contatto diretto con il lettore.
I traguardi che ci proponiamo di raggiungere a livello di mercato includono un consolidamento della nostra presenza nelle librerie e una crescente diffusione dei nostri titoli online.
Dal punto di vista culturale, miriamo a diventare un punto di riferimento per chi cerca contenuti che promuovano la crescita spirituale e la riflessione cristiana, contribuendo così all’arricchimento del dibattito culturale nel nostro Paese.
- Vi ritenete più o meno ottimisti riguardo al futuro del libro (cartaceo o digitale) nel nostro paese, dato che la lettura è sempre più minacciata da altri e più aggressivi mezzi di comunicazione?
Anche se ci verrebbe da rispondere in modo pessimistico, osservando che la gente sembra leggere sempre di meno, in realtà i dati più recenti dell’AIE ci indicano che il settore editoriale è in crescita: si vendono più libri. Quindi, c’è effettivamente chi continua a leggere, o perlomeno ad acquistare libri (se poi li legga o li usi per fermare la porta, questo non possiamo saperlo!).
Il dato più interessante, però, riguarda i canali di vendita: il settore online sta superando le librerie fisiche e questo è un vero peccato. Le librerie sono luoghi di incontro, luoghi da visitare, in cui sostare, in cui soffermarsi, magari senza avere un’idea precisa di cosa si stia cercando. E poi, come per magia, trovare il libro che proprio si stava aspettando. Tutto questo non c’è nelle vendite online, e questo limita molto anche le occasioni di vendita e di contatto con il pubblico.
Siamo comunque ottimisti riguardo al futuro del libro cartaceo rispetto al digitale. Il cartaceo è un oggetto da vivere: si sottolinea, si consuma, si regala ed è parte di un’esperienza più tangibile e coinvolgente che, a nostro avviso, continuerà a trovare il suo spazio e la sua importanza nel mondo della lettura, a discapito del libro digitale che, probabilmente, resterà prerogativa della scolastica.