MARCO ROVELLI, L’ASSEDIO – FELTRINELLI, MILANO 2012 (e-book)
La storia raccontata da Marco Rovelli nell’e-book L’assedio si svolge a Pianura, Napoli, nel 2008, ed è “una storia normale di razzismo e cemento”. A Pianura, un losco intreccio di interessi politici, imprenditoriali e camorristici, ha trasformato il paese in un agglomerato di edifici abusivi, alveari in cui vivono stipati in stanze prive di servizi rifugiati, richiedenti asilo e clandestini, provenienti per lo più dall’Africa centrale.
Il protagonista del racconto è originario del Burkina Faso, e abita in uno dei quarantotto appartamenti di un casermone che il Comune aveva destinato ai terremotati dell’80, in una strada che per tragica ironia si chiama Via dell’Avvenire.
I terreni intorno sono adibiti a discariche dei rifiuti industriali e dei fanghi tossici trasportati dal Nord, che hanno contaminato le falde acquifere, producendo radioattività e odori infernali; le corti rurali abbandonate della zona ospitano masserizie marcite, elettrodomestici vecchi e inutilizzabili, rovi, siringhe, rifiuti di ogni genere.
Qui si accampano immigrati irregolari, spesso sfuggiti ai pogrom razzisti che hanno incendiato le loro baracche nelle regioni limitrofe, e a uno scriteriato sfruttamento di lavoro bestiale nelle campagne.
La manovalanza stagionale dei neri lavora nei cantieri edilizi, o alla raccolta di frutta e ortaggi, con i trasferimenti obbligati in Calabria per le arance e in Puglia per i pomodori.
Marco Rovelli cita coraggiosamente nomi e cognomi di famiglie camorriste che si spartiscono i guadagni ricavati sia dagli affitti sia dai traffici di droga, trasporti e bracciantato; nomina anche i consiglieri comunali di Forza Nuova che in continuazione minacciano rappresaglie, alludendo a loro oscure collusioni con le forze dell’ordine. Ricostruisce inoltre la politica migratoria all’interno del Burkina Faso e della Costa d’Avorio, che ha costretto migliaia di africani a valicare confini in cerca di un futuro migliore, spingendoli poi verso l’Europa, sempre e comunque destinati a un’esistenza ai margini, priva di qualsiasi possibilità di riscatto.
Disperazione, violenza, immobilismo politico, pregiudizi, disagio sociale, interessi finanziari delinquenziali: un circolo vizioso che da decenni costringe il sud del mondo a un impoverimento culturale ed economico cui l’occidente evoluto non sa o non vuole porre rimedio. Con i molti milioni promessi per la riqualificazione edilizia, Via dell’Avvenire diventa oggetto del desiderio di costruttori campani senza scrupoli, per cui il problema maggiore sembra essere lo sgombero immediato degli appartamenti occupati dai neri. La soluzione più sbrigativa potrebbe ovviamente essere quella dell’incendio, scoppiato ufficialmente per motivi casuali, in realtà programmato e doloso, come era avvenuto in molte altre località.
Le ultime pagine dell’e-book descrivono la strumentalizzazione politica della destra che cavalca il malcontento e le paure della popolazione locale, il disprezzo sfociante in violenze continue, in danneggiamenti di oggetti, in barricate, pestaggi, ingiurie e addirittura tentativi di linciaggio verso gli immigrati: che a loro volta reagiscono con ribellione e proteste, pretendendo protezione da parte della polizia, circondati dall’odio e dalla manifestazioni di ostilità che travalicano il lecito. La situazione degenera, si aprono inchieste, un assessore di Pianura si suicida, altri vengono arrestati, in un clima di intolleranza e faziosità sempre più pesante. La scrittura di Marco Rovelli, passando dalla narrazione letteraria al resoconto di cronaca, si fa più concitata e impressionistica, rivolta a un “tu” diretto personalmente al protagonista vittima dell’assedio, che alla fine del racconto cede alla pressione, abbandonando il paese senza nessuna garanzia di salvezza.
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https://www.sololibri.net/L-assedio-Rovelli.html 31 agosto 2018