ANNEMARIE SCHWARZENBACH, GLI AMICI DI BERNHARD – L’ORMA, ROMA 2014
Annemarie Schwarzenbach, nata a Zurigo da facoltosi industriali nel 1908 e morta precocemente nel 1942, fu scrittrice anticonformista e ribelle, lesbica e morfinomane, viaggiatrice instancabile e chiacchierata protagonista dei salotti dell’alta borghesia internazionale. L’elegante casa editrice L’ Orma pubblica ora il suo primo romanzo, scritto a ventitré anni, ambientato nell’elitario e ovattato milieu dell’aristocrazia finanziaria, culturale e artistica imperante in Europa tra le due guerre. Protagonisti della narrazione sono i compagni di Bernhard, un diciassettenne tedesco sensibile, mite, dolcissimo che vorrebbe dedicare la sua intera esistenza all’amicizia e alla musica. I giovani che gli ruotano intorno (Gert, Irma, Hans, Christine, Leon…) sono belli, alti, eterei, raffinati, benestanti, privi di interessi politici e indifferenti a qualsiasi scrupolo religioso o solidarietà sociale. Le loro ambizioni sono volte a raggiungere traguardi non tanto economici quanto di notorietà artistica (seppure effimera) come pianisti, pittori, scultori. Vivono senza programmare il futuro, in un continuo accavallarsi di incontri, viaggi, cene, spettacoli, e amori incrociati che mai si trasformano in dedizione, passione o tormento. La seduzione reciproca, la continua allusione a un’omosessualità tentatrice ma temuta, le ripicche adolescenziali, le gelosie e i fallimenti vengono raccontati dall’autrice con vivacità divertita e cronachistica, passando spesso dalla prima alla terza persona, o usando l’artificio didascalico di rivolgersi direttamente al lettore. Non ci troviamo di fronte alla profondità della Woolf, né all’eleganza di Scott Fitzgerald: ma l’inquietudine, l’insoddisfazione morale, i tremori emotivi di questi amici nascono negli stessi anni e nelle stesse atmosfere: «…si dovrebbe vietare ai giovani di dichiararsi soli. Che paradosso, scrivere la tragedia di un giovane».
«Leggendaria» n. 111, maggio 2015